lunedì, Novembre 4, 2024
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Sì, è storia!

Sì, è storia!

Sappiamo tutti di che storia stiamo parlando, ma vale la pena ripeterlo, nel caso in cui non siamo proprio tutti a sapere di che storia stiamo parlando. È la Storia del raggiungimento di un obiettivo. L’obiettivo era il conseguimento di almeno un punto di squadra in serie B. Già, forse non tutti sanno che la nostra squadra, le nostre squadre, in tutte le apparizioni in questa serie hanno collezionato sempre e solo sconfitte, “totalizzando”, si fa per dire, sempre e solo 0 punti.

Abbiamo scritto finalmente la storia perché stavolta, per la prima volta in serie B, abbiamo fatto più di 0 punti.

Va detto senza paura di esagerare in autostima: siamo stati tutti bravi, dalla prima alla quarta scacchiera. Non c’è un chi più e un chi meno; abbiamo tutti guadagnato nel rating. Certo, qui si può dire chi più (28) e chi meno (6), ma la quantità, di punti, lascia il posto alla qualità, di gioco e intensità. Sulla carta forse eravamo la squadra più scarsa; dico forse perché in effetti San Marino, unica compagine assieme a noi a non schierare mai un giocatore sopra i 2000, ci contendeva il primato. Abbiamo avuto fortuna? No di certo come all’ultimo campionato disputato, ma un pochino sì, per il ridimensionamento del girone da 6 a 5 squadre, perché così solo una sarebbe retrocessa in serie C. Era capitato anche all’ultimo torneo disputato in B, a Perugia. Anche in quell’occasione ce la saremmo giocata con la squadra che divideva con noi l’esclusiva di squadra più scarsa. Però quella volta perdemmo malamente contro quella formazione, per così dire, scarsa. Capitò al penultimo turno; all’ultimo incontrammo una squadra molto più forte e finimmo, come già detto, a 0 punti.

Questa volta invece lo scontro diretto sarebbe capitato all’ultimo nostro turno, penultimo per gli avversari. Avevamo immaginato di essere ancora a 0 prima di quel momento, pensando che con San Marino ci sarebbe bastato magari un pareggio, speculando sulla “differenza reti” (leggi punteggi individuali). Sì, perché San Marino al primo turno aveva perso 3.5-0.5 e al secondo 4-0. C’erano pertanto buoni motivi per pensare che probabilmente non sarebbe stato necessario vincere, ma solo pattare.

Ma ho detto che siamo stati bravi e lo ripeto ora dicendo che abbiamo vinto lo scontro diretto con San Marino per 3-1, con tanti saluti alla speculazione e alla differenza reti. San Marino si è rivelata una squadra tutt’altro che scarsa, con tanti saluti alla carta. Come noi, del resto, con gli stessi saluti, poiché non siamo, a detta di un nostro avversario, giocatori del “cavolo.” L’incontro con San Marino è stato invero sofferto, ha determinato la prima e unica sconfitta della nostra solidissima prima scacchiera. Ma è arrivata dopo, a obiettivo già acquisito e raggiunto. Qual era? Ah, sì, pareggiare lo scontro diretto eccetera? No. Pareggiare lo scontro diretto per essere matematicamente salvi. Ma come? Non dovevamo speculare eccetera? Calma, lo vediamo dopo. Dicevo, risultato acquisito: terza e quarta scacchiera avevano vinto le loro sfide (vedrete queste partite), quindi 2-0 per noi. Io, dopo una partita soffertissima contro un 1571 mascherato, trovo miracolosamente una manovra vincente, che di fatto ci ha dato il punto della vittoria e, sempre di fatto, a me ne ha fatti guadagnare 9 di rating. Va detto che sul 2-0 quasi sicuramente non avrei rifiutato la proposta di patta dell’avversario, per una questione di squadra, recriminando poi per la variazione rating -1 anziché 9.

Ho detto che siano stati bravi per aver vinto e non pareggiato eccetera lo scontro diretto coi soliti saluti. E possiamo pure salutare la fortuna della riduzione delle squadre da 6 a 5 e dell’unica retrocessione. Perché alle nostre spalle ci siamo lasciati due squadre, distaccate di 5 e di 3 punti. Ma come ci siamo presentati a questo appuntamento? Al primo turno abbiamo perso malamente 3.5-0.5 contro la squadra, Piacenza, che ha concluso a punteggio pieno salendo in A2. Al primo turno abbiano quindi ottenuto lo stesso risultato dei futuri rivali presunti scarsi dello scontro diretto, quindi al momento era vietato ogni pensiero speculativo. Ho detto e ripetuto che siamo stati bravi, ma solo dal secondo turno in poi. Qui troviamo Rimini: prima e seconda scacchiera rispettivamente 2201 e 2169 punti. In queste due piazze teniamo botta e pareggiamo entrambi gli incontri (vedrete la partita della prima). In quarta comincia (e non si fermerà) l’exploit di Pomaro che, dopo aver buttato la prima partita, nelle altre ha fatto il pieno. Parziale di 2-1 per noi quindi. Felicità piena per l’obiettivo finalmente raggiunto. Ora, con una patta di Velluti si potrebbe addirittura vincere (!). Lui però perde, più o meno come ho vinto io al quarto turno (pedoni pari, Donna e Torre e a testa, minacce reciproche, la spunta uno dei due contendenti).

Andiamo al terzo turno a incontrare Treviso, anche loro sulla carta molto più forti di noi. I numeri dicono 2174, 2096, 1856, 1773, rispettivamente contro i nostri 1963, 1901, 1783, 1658. Fate voi. Ancora due solide patte nelle prime de scacchiere (vedrete queste due rocambolesche partite), ma ancora più solide sono state le due vittorie in terza e quarta.

Del quarto e nostro ultimo turno si è in parte detto; ci siano presentati con 3 punti e non con 0 come avevamo preventivato. Ma ho già detto e ripetuto che siano stati bravi. Non lo ripeto più.

Parcheggiato solo un momento (prenderà sicuramente multe per divieto di sosta) l’aspetto emotivo, ci avviamo verso quello tecnico, con la descrizione di ogni singolo incontro e l’esposizione delle partite. Ne sono state selezionate due per ogni giocatore e, per riconoscimento, tributo, autoincensamento, non ci saranno partite con sconfitte.

Turno 1

Nono risorto Venezia-Scacchi Club Piacenza 0.5-3.5

Guarnieri-Tirelli (2157)          ½

Trangoni-Bonadè (2108)        0-1

Velluti-De Palma (2051)         0-1

Pomaro-Brigati (2019)           0-1

Per questo motivo del primo incontro con Piacenza non sarà trasmessa alcuna partita, il risultato impietoso non lo suggerisce. Ci sta tuttavia un minimo di descrizione. Come ho accennato nella parte dell’aspetto emotivo, questa squadra era sulla carta nettamente più forte di noi e non a caso ha raggiunto la promozione in A2 con punteggio pieno. Io ho perso rimanendo praticamente dall’inizio con un pedone in meno. Poi da quel momento ho cominciato a giocare e ho fatto quasi sempre le migliori. Il mio avversario mi ha poi confidato che a un certo punto temeva di essersi incartato e di non riuscire più a vincere. Velluti ha perso con uno che conosceva molto bene l’impianto Sveshnikov. Sul 2-0 l’avversario di Guarnieri, in posizione nettamente superiore, ha proposto patta giocando così per la squadra. In quel momento il risultato scritto sembrava 1.5-2.5 perché Pomaro era in netto vantaggio. Purtroppo, come accade almeno una volta a tutti, ha buttato nel cesso la sua partita.

Dopo il primo turno la nostra storia era ancora da scrivere.

Turno 2

DLF Rimini-Nono risorto Venezia 2-2

Brancaleoni (2201)-Guarnieri        ½

Voltolini (2169)-Trangoni              ½

Pecci (1955)-Velluti                      1-0

Giovannini (1879)-Pomaro           0-1

Avrete già intuito che di questo incontro vedrete qualche partita. È qui che abbiamo cambiato la nostra storia di sempre perdenti in serie B. Addirittura a un certo punto pensavamo di cambiarla ancor più radicalmente, per i motivi già esposti nella sezione emotiva. Per quanto riguarda il sottoscritto, forse avevo un leggero vantaggio all’inizio, poi ho avuto solo qualche secondo di dubbio sulla proposta di patta del mio avversario.

I veri botti ci sono stati in prima e quarta scacchiera. Proprio per questo vedrete queste due partite.

Turno 3

Nono risorto Venezia-Associazione scacchistica trevigiana 3-1

Guarnieri-Giuriati (2174)       ½

Trangoni-Pietrobon (2096)    ½

Velluti-Bettio (1856)              1-0

Pomaro-Porta (1773)             1-0

Avrete già capito che di questo incontro vedrete molte partite. Alla fine dire che eravamo sorpresi è poco. Alla fine, salvo situazioni quasi impossibili, avevamo la salvezza in tasca e non nascondiamo che qualche calcolino per una, sicuramente fortunosa (ma abbiamo visto che può capitare), promozione in A2 l’avevamo fatto. Volevamo concederci come premio una meritata cena a Ca’ delle aie, ma la mia lunghissima partita (72 mosse che non vi risparmio) ci ha fatto desistere.

Turno 4

San Marino Michail Tal-Nono risorto Venezia         1-3

Volpinari (1949)-Guarnieri    1-0

Herrera (1571)-Trangoni       0-1

Vivoli (1509)-Velluti               0-1

Cilenti (1221)-Pomaro           0-1

Vedo già la vostra obiezione. San Marino è di gran lunga la squadra più scarsa, non il Nono. Su questa carta forse potrei anche dare ragione, ma sulla carta della loro lista, con le prime tre scacchiere 1921, 1949, 1945, direi proprio di no. Abbiamo già visto tuttavia che la carta spesso inganna. Non a caso il nostro Guarnieri, dopo tre patte con giocatori ampiamente sopra i 2100, ha perso con l’avversario, sempre sulla carta, più scarso rispetto ai suoi precedenti. E non è nemmeno un caso che io abbia vinto solo alla fine una partita difficilissima che aveva tutta l’aria di finire patta contro un avversario che aveva più di 300 punti meno di me. E forse probabilmente diventa un caso, direi buono, che il Velluti sia riuscito, non si sa come, a ribaltare una partita in cui stava veramente molto male. Vedremo queste due partite e vedremo anche quella del Pomaro; tutte e tre vinte queste partite, ma che potevano benissimo trasformarsi in una vinta, una patta e una persa e ci avrebbero consegnato un finale di torneo con qualche preoccupazione da vivere alla distanza.

Per finire dico che avrete sicuramente notato che qualcuno non ha badato a spese nello scrivere i propri commenti, qualcun altro si è contenuto e qualcun altro ancora proprio non li ha scritti. Scuole di pensiero differenti.

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