[dropcap]L[/dropcap]’appuntamento è per il 2015, anno in cui, secondo il regista Zemeckis, le auto dovrebbero volare. Non succederà, sono pronto a scommetterlo, come sono pronto a scommettere che la nostra scuderia ritroverà la sua C. Non meritavamo di retrocedere, si potrebbe dire, ma chi vince (come chi perde), sostengo io, merita. Purché giochi, sostengo sempre io (anche se non sono Pereira).
Sapete di sicuro cosa voglio insinuare e avviso che su questo sarò di una pesantezza che supererà l’immaginabile. Tengo a precisare tuttavia che non siamo retrocessi per colpa delle partite di altri non giocate; avremmo dovuto, chi ieri, chi altre volte, ottenere un mezzo punticino individuale convertito in uno di squadra che ci avrebbe consentito di rimanere in C. Anche se non avessimo perso avrei dedicato ugualmente qualche riga al veleno per inveire contro la pessima tendenza, direi piuttosto diffusa, di non giocare le partite e concordare per telefono un comodo pareggio. Come sempre non ci sono prove per denunciare formalmente questa cosa, ma sappiamo tutti che non mi sto inventando niente. Certo, se a due squadre sta bene il pareggio nessuno può obbligarle a scontrarsi, ma sarà un bel giorno, se sarà, quando tutte le squadre saranno obbligate, se non a scontrarsi, almeno a incontrarsi. Comunque sia, prendiamo e portiamo a casa il nostro personale risultato negativo di ieri; va detto, che ieri abbiamo incontrato un Novalis più debole rispetto ai due precedenti, 2011 e 2009 contro i quali abbiamo rispettivamente vinto e pareggiato. Segno che le partite non si vincono con i nomi, ma con qualcos’altro, quando sono giocate (l’avevo detto che sarei stato pesante). Ieri poi è stato il trionfo delle Difese, nel senso del nome che viene dato all’apertura del Nero, 3 partite vinte e una patta per i Neri, ma anche questo conta poco. Conta invece che il Novalis ha “più sedi che soci”, così almeno ci è stato detto; una situazione non proprio simile alla nostra realtà veneziana. Andava riportato.
Va riportato anche l’incredibile promozione (passatemela, neanche voi ci credevate, prima dell’esordio) del Canal C in A2 e dell’altrettanto incredibile (anche questa era difficile da pronosticare) retrocessione del Salvioli in C. Da quando il Nono Duras frequenta il CIS il Salvioli l’ho sempre visto in B, quasi fosse la sua serie. Anche per il Salvioli vale lo stesso discorso dell’anno di Zemeckis e credo proprio che nell’anno dei prossimi Mondiali di calcio potranno dire il loro “Bye bye C” in senso opposto rispetto al nostro. Per quanto riguarda il Canal non dico nessun “Bye bye”; in tutta franchezza, poiché matricola, pensavo avrebbero fatto fatica a salvarsi, e invece… Non dico niente, se non fare i complimenti a una squadra che si è meritata il salto, anche perché, giusto osservarlo per chiudere in pesantezza, non ha ricevuto “comodità” da nessuno.