Qualcuno di voi che gradisce leggermi sa che a mia volta gradisco poco l’impiego eccessivo di punti esclamativi. Ma quando ce vo’ ce vo’. E in questo caso ci vuole eccome. I punti sono sei come il numero di componenti la squadra, anche se sappiamo tutti che di questi sei hanno giocato in cinque e di questi cinque uno le ha giocate tutte, tre quattro, uno tre. In realtà quello che non ha giocato ha fatto la sua porca parte, decidendo le formazioni da head coach navigato.
Ho invitato a leggere quest’articolo amici che non comprendono gli scacchi e tantomeno conoscono il regolamento del 49° (ma anche dei precedenti e dei futuri) CIS; credo pertanto che mi malediranno fin da subito per quei numeri scritti a lettera dispensati qua e là. Ma voi capite tutto e per il momento mi basta così, perché è a voi che mi rivolgo, cari compagni di squadra, perché ancora sento il bisogno di sbrodolarmi assieme a voi per questo incredibile risultato ottenuto. Avevo detto, lo sapete, che questo era il nostro obiettivo, sapevate anche che c’era un obiettivo B (nel senso di secondo, non di serie da raggiungere) corrispondente alla retrocessione, perché avevo dipinto il rimanere in serie C (situazione obiettivamente più verosimile) come un fallimento degli obiettivi. Chi non mi conosce dirà che non sono in ordine, chi mi conosce forse anche però mi tollera.
Mi piace paragonare questo nostro successo allo spirito Reyer e con questo colgo l’occasione per salutare gli amici della curvetta. Spirito Reyer di sofferenza, di non mollare mai, di sopperire con la forza mentale alle carenze strutturali. In una sola unica frase: tutti indistintamente ci abbiamo messo veramente l’anima in ogni incontro, in ogni partita, in ogni mossa. Sarò anche retorico, ma una volta ogni dieci anni posso anche permettermi di esserlo. Prima di vedere le partite vale la pena commentare il nostro, sportivamente, drammatico terzo turno. Stavamo affrontando la squadra che ci stava avanti di un punto e non l’avessimo superata in quel momento, non sarei qui ora a dire queste cose. Credo che alcune partite scelte dai protagonisti riguardino proprio quel turno, sicuramente da tutti fortemente sentito. Alla fine ci siamo detti “ma chi ce lo fa fare di soffrire così tanto?” Solo adesso possiamo dire che ne valeva la pena.
Allora: in quarta scacchiera arriva un punto in una partita spettacolare che vedremo. In prima scacchiera sono in vantaggio da circa metà partita, ma in terza e quarta si soffre e non di poco. La prospettiva è di conquistare il secondo punto in prima scacchiera e di strapparne almeno mezzo in una delle due centrali. Le cose si mettono male perché con un pedone in più per quasi tutta la partita non riesco a vincere; allora servono due miracoli, non più uno. Fianco a me Sior Zaneto muove rumorosamente e la cosa mi dà fiducia pensando a una sua convinzione mentale nell’eseguire le mosse. Invece Sior Zaneto stava solo muovendo veloce perché era in zeitnot, avendo però due pedoni in meno. Poco più in là Pupillo resiste anche lui con un pedone in meno. Alla fine entrambi riescono a strappare due insperati pareggi che ci fanno produrre il sorpasso decisivo.
Come annunciato, sono state scelte un paio di partite del terzo turno, una del quarto e due del quinto.
Buon divertimento.
Grande Bruno insieme alla tua squadra, sei l’orgoglio della nostra “Piccola Curvetta” e Forza Reyer.
Serie B!!!!!! grandissimi ragazzi e belle partite! volevo correggere un piccolo errore di analisi del nostro Presidente (Bruno). Alla mossa 38 Cg1 è unica e vincente per il bianco, mentre 38.Cg5, segnalata in nota come possibile alternativa, dopo la risposta del Nero 38…h6, il Cavallo è attaccato e non ha case di fuga e quindi si perde forzatamente il pezzo entrando in un finale inferiore. Ciao a tutti