Sì, cari, stavolta ho fatto il merda (eh dai, admin! tanto qui non mi c… evacua mai nessuno). Non ho detto a nessuno che sarei andato a fare un torneo, poi qualcuno l’ha scoperto, ma non per colpa mia. Dunque: Campionato Provinciale di Pordenone, dal 9 all’11 gennaio, quindi fresco fresco. Com’è andata? Peta ‘n atimo! Parliamo dei convenevoli, che hanno una vita propria e meritano di essere raccontati. Sì, perché si è trattato in effetti di un torneo del Ciocorì, come direbbe uno dei pochi che mi evacua, oppure di qualcos’altro, come direbbe chiunque altro. Un torneo di 12 partecipanti di cui io sono il numero 1 è senza dubbio da classificarsi così, se non anche peggio. Mi è successo solo un’altra volta di essere il n. 1, parlando di tornei lunghi, è avvenuto in occasione di un torneo per Dante in cui io ero olivico. Linguaggio criptato per pochi eletti, ma non per questo segreto agli altri; basta chiedere e spiego. In quel caso, nonostante fossi l’olivico n. 1, il torneo era un po’ meno del Ciocorì, c’era intanto più gente e non solo io con la M. Quindi quest’articolo poteva intitolarsi Ti piace vincere facile? Ma a me non sono mai piaciuti gli stereotipi propagandistici e dovevo fare qualche cosa che mi inducesse a evitare di ricorrere a questo titolo. Anche se mi sarebbe piaciuto (anche alla fine scrivere il titolo), non ho vinto facile. Diciamo che non ho proprio vinto, sono arrivato terzo con 3.5 su 5; ho perso altri 6 punti ELO FIDE (rallentando solo ma non arrestando il parziale negativo aperto ormai da un anno), ho giocato più o meno discretamente a tratti. Parto col Bianco contro un 1741: vinco. Prendo la mattina dopo col Nero il n. 2 del torneo, 1941: pareggio in due ore scarse avendo sicuramente buttato nel cesso, almeno troppo presto, un vantaggio materiale di un (buon) pedone. Intaso ulteriormente il mio cesso col terzo turno, ancora col Nero, contro un 1760, che poi è arrivato secondo (questa sarà la partita che vedrete, miei cari, così giudicherete voi). Al quarto turno prendo un ragazzetto 1570 con cui vado avanti fino alla mossa 99 per vincere una partita che avrei dovuto vincere prima e che ho rischiato di buttare anche questa in un altro cesso (perché quello di prima ormai non ne può più). Vinco l’ultima col Nero.